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di difficoltà
DOVE SI VA?
Programma
Primo giorno
viaggio dall'Italia con volo internazionale. Quella che ci attende è una vacanza outdoor di pura avventura, un viaggio pensato per chi desidera vivere la natura nella sua forma più autentica, lasciandosi guidare dal ritmo lento della steppa e dall’immensità dei paesaggi del Mangystau, una delle regioni più affascinanti del Kazakistan. Arrivo ad Aktau la mattina del giorno seguente porta d’ingresso a un territorio remoto, spettacolare e ancora poco conosciuto, ideale per chi cerca un’esperienza di trekking, camping itinerante, esplorazioni in fuoristrada e paesaggi che sembrano appartenere a un altro pianeta.
Secondo giorno
Arrivo ad Aktau, incontro con il team locale e partenza in fuoristrada verso la penisola di Tupkaragan, un’area di grande valore naturalistico affacciata sulle sponde orientali del Mar Caspio. Sosta per la colazione condivisa e consumata in compagnia, poi è tempo della nostra prima escursione nella Faglia di Zhygylgan, nota come “la Terra Caduta”: un’impressionante frattura geologica che ammalierà chi ama trekking e geologia. Qui cercheremo impronte fossili di antichi animali tra strati di roccia esposti dal tempo, testimonianze di ere remote e misteriose. Proseguiamo verso moschee rupestri e necropoli scolpite nella roccia, tra i luoghi di culto più suggestivi della regione del Mangystau. Nel pomeriggio raggiungiamo infine il Canyon di Kapamsay, dove monteremo il nostro primo campo tendato, circondati solo da meraviglia e silenzio.
Terzo giorno
Lasciamo il nostro campo nel Canyon di Kapamsay, camminando tra le pareti scolpite dal tempo, sentendoci parte di questi spazi infiniti. Lo scenario si apre sull’incredibile Valle di Torysh: un luogo quasi extraterrestre dove centinaia di enormi sfere di pietra punteggiano il paesaggio. Queste “palle di pietra”, una rarità geologica del Mangystau, raccontano il passato antico di un mare ormai scomparso, trasformando la valle in una galleria d’arte naturale. Nel pomeriggio raggiungiamo Kokkala, dove le stratificazioni colorate emergono come sculture naturali, e poi continuiamo verso la montagna sacra Sherkala, simbolo del Mangystau. La sua sagoma isolata domina la steppa come una fortezza di roccia, cambiando forma e colore a seconda della prospettiva. Chiudiamo la giornata con una passeggiata nel Canyon di gesso di Jylshy, un corridoio bianco che al tramonto si accende di rosa e oro. Siamo pronti ora a montare il nostro campo tendato tra le imponenti formazioni delle montagne Ayrakty–Shomanay, conosciute anche come la Valle dei Castelli per i pinnacoli e le torri di roccia che ricordano antiche fortezze.
Info percorso: 4 ore / 200 D+ / 200 D-Quarto giorno
Dopo colazione saliamo sulle creste delle Ayrakty–Shomanay, una terrazza panoramica da cui la steppa appare infinita. Il viaggio continua verso Tuzbair, l'immacolato lago salato che si estende come un bianco miraggio nel cuore del Mangystau. Lungo la strada ci fermiamo per il pranzo in un piccolo villaggio, un’occasione autentica per incontrare la vita quotidiana del Mangystau. Nel pomeriggio raggiungiamo la scogliera che domina il lago salato di Tuzbair: da qui sembra un miraggio, una distesa liquida di bianco e argento. Scendiamo a piedi sulla piana e camminiamo tra le sue lunari formazioni geologiche scolpite dall'acqua e dal vento. Montiamo il campo proprio sulle sponde del lago, dove il tramonto si specchia nell’acqua creando uno dei panorami più iconici di tutto il viaggio.
Info percorso: 4 ore / 200 D+ / 200 D-Quinto giorno
La mattina esploriamo ancora il lago Tuzbair, passeggiando sulle sue sponde ed osservandone da vicino le sfumature e le finissime croste saline che cambiano colore con la luce. Poi inizia un lungo trasferimento verso l’altopiano dell’Ustyurt Plateau, attraversando i vasti paesaggi desertici e le steppe che si estendono a perdita d'occhio. Durante il tragitto visitiamo il santuario di Beket-Ata, uno dei luoghi spirituali più importanti del Mangystau: una moschea rupestre incastonata in una gola profonda, meta di pellegrinaggi e custode di un’atmosfera sospesa, antica, potente. Proseguiamo verso una delle destinazioni più attese della nostra avventura outdoor in Mangystau: il Bozzhyra Canyon. Dall’orlo della scogliera la vista è travolgente: torri, pinnacoli e pareti bianche che svettano nel deserto come cattedrali naturali.
Scendiamo nel cuore del canyon per montare il campo: qui trascorreremo due notti, immersi in uno degli scenari più spettacolari del Kazakistan occidentale.
Sesto giorno
Questa giornata è dedicata interamente all’esplorazione del Canyon di Bozzhyra. uno dei paesaggi più spettacolari ed iconici dell'altopiano di Ustyurt. Cammineremo tra guglie bianche, enormi anfiteatri naturali e passaggi che sembrano usciti da un mondo primordiale, dai nomi evocativi come le celebri Creste del Drago. Da ogni punto di vista il panorama cambia: dune lontane, strapiombi bianchi, falesie modellate dal tempo. È un luogo dove è impossibile non fermarsi anche solo per ascoltare il silenzio. Al tramonto le pareti si tingono di rosa, arancio e oro: uno spettacolo naturale che resta impresso negli occhi e nella memoria.
Info percorso: 6 ore / 200 D+ / 200 D-Settimo giorno
Salutiamo Bozzhyra con un’ultima camminata nei suoi scenari surreali, poi ci dirigiamo verso un altro paesaggio iconico del Mangystau: le colline di Kyzylkup, conosciute come Montagne Tiramisù. Strati sovrapposti di argilla e gesso disegnano linee di colore dal bianco al rosso, dal beige al marrone, creando un effetto cromatico unico nel suo genere, che richiama il celebre dessert. Non lontano si erge il Monte Bokty, una montagna piramidale considerata una delle meraviglie geologiche del Mangystau. Nel pomeriggio cammineremo tra le forme arrotondate delle Montagne Tiramisù, perfette per chi ama i viaggi fotografici e il trekking geologico. Il nostro ultimo campo sarà qui, tra colline color cioccolato illuminate dal tramonto.
Info percorso: 4 ore / 200 D+ / 200 D-Ottavo giorno
Dopo l’ultima passeggiata tra le curve morbide delle Montagne Tiramisù, puntiamo verso le dune barcane di Tuyesu, onde di sabbia dorata modellate dal vento che segnano il confine tra steppa e deserto. Pranziamo in un villaggio locale, gustando i semplici piatti della tradizione kazaka e nel pomeriggio rientriamo ad Aktau, affacciata sul Mar Caspio. Una doccia rigenerante (finalmente!), un po’ di riposo e una cena tradizionale kazaka chiudono il cerchio di questo viaggio avventura tra canyon, deserti e montagne inimmaginabili. È il nostro ultimo abbraccio al Mangystau che ci ha avvolti con sabbia, vento, luce, silenzio e meraviglia.
Info percorso: 2 ore / 100 D+ / 100 D-Nono giorno
La valigia sarà leggera, ma il cuore pieno: polvere di deserto, cieli immensi, canyon bianchi, trekking intensi e il ricordo indelebile del Kazakhstan più selvaggio. Ci trasferiamo con un taxi dall'aeroporto di Aktau per il volo di ritorno in Italia.
Volo internazionale con Turkish Airlines o altra compagnia, scalo intermedio ed arrivo e rientro da Aktau.
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La colonna sonora di questa esperienza Jonas
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Ognuno vive il viaggio a modo suo: che sia in sella a una bici, navigando in barca o esplorando a piedi, o a cavallo
