




Un viaggio a piedi nella Tuscia Viterbese è come premere “rewind” di tremila anni: una terra potente e verdissima, fatta di tufo, forre profonde, laghi vulcanici e boschi fitti, dove la storia affiora ovunque tra necropoli etrusche, borghi medievali e capolavori del Rinascimento.
Questo territorio è talmente ricco di bellezza che abbiamo pensato di presentarvelo sotto due punti di vista: quello ambientale e naturalistico e quello storico e culturale. Per fare ciò vi accompagneranno in questa vacanza di trekking in Lazio una guida ambientale e una guida storico-artistica, che uniranno le forze per darvi una visione completa e spettacolare di questa zona. La nostra base è nel cuore di Viterbo, splendida “città dei Papi”: in questi sei giorni in Lazio si susseguiranno giornate di escursioni, come quella alla Riserva Naturale del Lago di Vico e alla bellissima Civita di Bagnoregio, e visite guidate al Parco dei Mostri di Bomarzo e a Palazzo Farnese di Caprarola. La Tuscia è un mosaico di boschi fiabeschi, laghi vulcanici, sentieri tra felci e muschi, parchi misteriosi e dimore nobiliari: vieni a scoprirlo con noi a passo lento!
Livello
di difficoltà
DOVE SI VA?
Programma
Primo giorno
Arrivo e visita guidata di Viterbo
Ci troviamo a Viterbo nel primo pomeriggio, la meravigliosa Città dei Papi: ci aspetta subito una visita guidata del centro con guida storico-artistica! In oltre 2500 anni di storia, la città ha attraversato epoche e trasformazioni, lasciando un’eredità straordinaria: vicoli in pietra, torri, fontane, palazzi e piazze che raccontano soprattutto il suo periodo medievale, tra i meglio conservati d’Europa. Un primo assaggio perfetto per entrare nello spirito della Tuscia, passo dopo passo.
Questa prima visita ci prepara a quelli che saranno giorni di pura scoperta della Tuscia Viterbese, con escursioni guidate di gruppo e visite culturali.
Secondo giorno
Lago di Vico e Palazzo Farnese di Caprarola
Oggi esploreremo con un trekking guidato la Riserva Naturale del Lago di Vico, uno dei più suggestivi laghi vulcanici del Lazio, incastonato in una conca circondata da boschi dovuta, secondo una leggenda, alla clava che Ercole conficcò nel terreno per sfidare gli abitanti del luogo. Qui camminiamo sul Monte Venere, tra i rilievi più recenti dell’area vulcanica, per immergerci nella magnificenza della faggeta, fresca e silenziosa.
Nel pomeriggio ci spostiamo a Caprarola per la visita guidata del Palazzo Farnese, uno dei magnifici simboli del Rinascimento: ambienti monumentali, prospettive scenografiche e sale affrescate che lasciano senza parole.
Terzo giorno
Civita di Bagnoregio e Sant’Angelo, il paese delle fiabe
Ci organizziamo con i gruppi auto per spostarci a Civita di Bagnoregio, la celebre “città che muore”, sospesa su un pianoro tufaceo con pareti verticali impressionanti. La raggiungiamo a piedi partendo dal borgo di fronte, seguendo un percorso che rievoca l’accesso di un tempo, lontano dalla modernità del ponte. Una passeggiata tra vicoli, archi e piazzette dove l’atmosfera è immobile e poetica, con una pausa rigenerante prima del rientro.
Sulla via del ritorno verso Viterbo, tappa a Sant’Angelo, un luogo davvero da sogno: un piccolo borgo che sembra uscito da una fiaba. Rientriamo dunque a Viterbo per la serata.
Quarto giorno
Etruria nel verde: Marturanum e la città “fantasma” di Monterano
Oggi doppia escursione: la mattina ci dirigiamo con le nostre auto verso il Parco Archeologico di Marturanum a Barbarano Romano, dove entriamo in un paesaggio che sembra custodire segreti. Nel bosco, tra radici e tufo, compaiono tombe, resti monumentali e testimonianze etrusche immerse nella vegetazione, come se la natura le avesse protette per secoli.
Nel pomeriggio invece cambiamo scenario e ci inoltriamo nella Riserva Naturale di Monterano, un ambiente integro e affascinante, tra sorgenti, cascate, pascoli bradi e soffioni sulfurei. Qui si nasconde la celebre città “fantasma” di Monterano: rovine vive, che permettono di camminare tra case, torri, chiese e palazzo baronale, immaginando la quotidianità di un tempo in un silenzio quasi cinematografico.
Quinto giorno
Bomarzo: Sentiero dei Mulini, Piramide Etrusca e Parco dei Mostri
Il territorio di Bomarzo è un concentrato di meraviglie: natura selvaggia, panorami sulle forre e tracce del passato ovunque. Camminiamo tra grandi massi di peperino coperti di muschi e felci, scendiamo verso l’acqua tra cascatelle e risaliamo nel bosco fino a una delle presenze più enigmatiche della Tuscia: la Piramide Etrusca.
Arriviamo quindi a Bomarzo per la visita guidata al Sacro Bosco (Parco dei Mostri): un luogo unico, visionario, dove nel Cinquecento Vicino Orsini ha trasformato pietra e simboli in un racconto che parla di filosofia, religione e visione del mondo.
Sesto giorno
Dopo colazione, tempo per gli ultimi saluti e rientro. Si conclude questa vacanza di gruppo a Viterbo, dove la natura vulcanica e la storia millenaria convivono a ogni passo: dai vicoli di pietra della Città dei Papi alle rive tranquille del Lago di Vico, passando per la grandiosità rinascimentale del Palazzo Farnese. Restano impressi i panorami sospesi di Civita di Bagnoregio, le atmosfere quasi segrete dei boschi della Tuscia, le tracce etrusche immerse nel verde del Marturanum e l’emozione di camminare tra le rovine della città “fantasma” di Monterano. E poi Bomarzo, con la sua energia selvaggia: il sentiero tra forre e massi di peperino, la misteriosa Piramide Etrusca e il sorprendente Sacro Bosco dei Mostri. Si torna a casa con negli occhi un’incredibile tavolozza di verdi e con la certezza di aver scoperto una Tuscia autentica, ancora poco conosciuta e capace di lasciare il segno.
viaggio per/da Viterbo, pranzi, 1 cena, tassa di soggiorno turistica ove prevista e quanto non specificato alla voce "Comprende".
Hotel 3 stelle a Viterbo
Viterbo è tranquillamente raggiungibile con il treno; sarà necessario molto probabilmente fare cambio a Roma.
Consigliamo in ogni caso di raggiungere Viterbo in auto dato che gli spostamenti durante la settimana saranno gestiti con le auto dei partecipanti.
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La colonna sonora di questa esperienza Jonas
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Ognuno vive il viaggio a modo suo: che sia in sella a una bici, navigando in barca, esplorando a piedi o a cavallo